Il 5 aprile 2011 il Parlamento ha definitivamente approvato il disegno di legge che abroga l'articolo 1 septies della legge 27/07 "Equipollenza del diploma di laurea in scienza motorie al diploma di laurea in fisioterapia". La "fisioterapia non è uno sport". Il sunto di tutto questo è che il laureati in Scienze Motorie (ex ISEF, cioè gli insegnanti di educazione fisica) NON possono effettuare la fisioterapia: trattamenti riabilitativi o utilizzare le apparecchiature elettromedicali, soprattutto NON possono trattare una persona con patologia, possono effettuare l'educazione/attività fisica su soggetti considerati sani. Tant'è che non sono presenti nelle figure professionali sanitarie individuate dallo Stato italiano e di fatto emettono fatture con IVA (le professioni sanitarie effettuano prestazioni esenti IVA).
Qui sotto il testo completo.
Qui sotto il testo completo.
Abrogazione 1 septies
OVVERO I DIPLOMATI ISEF E I LAUREATI IN SCIENZE MOTORIE
NON POSSONO EFFETTUARE PRESTAZIONI SANITARIE DI FISIOTERAPIA
Martedì 5 aprile 2011 - 533ª seduta pubblica (pomeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 16:32).
L'Assemblea del Senato, all'unanimità, ha approvato in via definitiva il disegno di legge n. 572-B, d' iniziativa del Gruppo dell'IdV, recante abrogazione dell'articolo 1-septies del decreto-legge 5 dicembre 2005, n. 250, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 febbraio 2006, n. 27, in materia di equipollenza di diploma di laurea in scienze motorie al diploma di laurea in fisioterapia, e disposizioni relative al conseguimento della laurea in fisioterapia da parte di studenti e laureati in scienze motorie.
Consapevole dell'impropria sovrapposizione tra i due diplomi di laurea e delle difficoltà di sbocchi professionali che incontrano i laureati in scienze motorie, il Senato ha scelto di privilegiare il principio dell'abrogazione dell'equipollenza e di dare soluzione ad una vicenda risalente alla XIV legislatura, rinunciando a configurare un percorso per il passaggio dall'uno all'altro diploma. E' stato quindi approvato senza modifiche il testo licenziato dalla Camera dei deputati che attribuisce al Ministro del'istruzione, dell'università e della ricerca il compito di definire la disciplina relativa al riconoscimento dei crediti formativi; all'accesso al corso universitario in fisioterapia nei limiti dei posti programmati e previo superamento di una selezione; allo svolgimento del periodo di formazione e tirocinio.
Dopo la relazione del sen. Bevilacqua (PdL), sono intervenuti nella discussione generale i sen. Biondelli, Rusconi (PD), Caforio (IdV), Montani (LNP) e Asciutti (PdL). Le dichiarazioni di voto finali sono state svolte dai sen. Caforio (IdV), Gustavino (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-Io Sud-MRE)), Pittoni (LNP), Rusconi (PD) e Colli (PdL).
(La seduta ha inizio alle ore 16:32).
L'Assemblea del Senato, all'unanimità, ha approvato in via definitiva il disegno di legge n. 572-B, d' iniziativa del Gruppo dell'IdV, recante abrogazione dell'articolo 1-septies del decreto-legge 5 dicembre 2005, n. 250, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 febbraio 2006, n. 27, in materia di equipollenza di diploma di laurea in scienze motorie al diploma di laurea in fisioterapia, e disposizioni relative al conseguimento della laurea in fisioterapia da parte di studenti e laureati in scienze motorie.
Consapevole dell'impropria sovrapposizione tra i due diplomi di laurea e delle difficoltà di sbocchi professionali che incontrano i laureati in scienze motorie, il Senato ha scelto di privilegiare il principio dell'abrogazione dell'equipollenza e di dare soluzione ad una vicenda risalente alla XIV legislatura, rinunciando a configurare un percorso per il passaggio dall'uno all'altro diploma. E' stato quindi approvato senza modifiche il testo licenziato dalla Camera dei deputati che attribuisce al Ministro del'istruzione, dell'università e della ricerca il compito di definire la disciplina relativa al riconoscimento dei crediti formativi; all'accesso al corso universitario in fisioterapia nei limiti dei posti programmati e previo superamento di una selezione; allo svolgimento del periodo di formazione e tirocinio.
Dopo la relazione del sen. Bevilacqua (PdL), sono intervenuti nella discussione generale i sen. Biondelli, Rusconi (PD), Caforio (IdV), Montani (LNP) e Asciutti (PdL). Le dichiarazioni di voto finali sono state svolte dai sen. Caforio (IdV), Gustavino (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-Io Sud-MRE)), Pittoni (LNP), Rusconi (PD) e Colli (PdL).
Legislatura 16º - 7ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 287 del 22/03/2011
(572-B) CAFORIO ed altri. - Abrogazione dell'articolo 1-septies del decreto-legge 5 dicembre 2005, n. 250, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 febbraio 2006, n. 27, in materia di equipollenza di diploma di laurea in scienze motorie al diploma di laurea in fisioterapia, e disposizioni relative al conseguimento della laurea in fisioterapia da parte di studenti e laureati in scienze motorie, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati
(Seguito e conclusione dell'esame)
Riprende l'esame, sospeso nella seduta del 16 marzo scorso, nel corso della quale - ricorda il PRESIDENTE - sono stati presentati gli emendamenti 1.1. e 1.2, di identico tenore, pubblicati in allegato al resoconto di quella seduta. Il Presidente rammenta altresì che il senatore Asciutti ha ritirato la propria firma dall'emendamento 1.1.
Il senatore PITTONI (LNP) dichiara a sua volta di ritirare la propria firma dall'emendamento 1.1.
Il relatore BEVILACQUA (PdL), richiamandosi a quanto affermato nella precedente seduta, invita a ritirare gli identici emendamenti 1.1 e 1.2, altrimenti il parere è contrario.
Il sottosegretario GIRO si esprime in senso conforme al relatore.
Per dichiarazione di voto favorevole sugli identici emendamenti 1.1 e 1.2 prende la parola il senatore RUSCONI (PD), il quale rammenta che essi avevano registrato l'accordo di tutti i Capigruppo, in linea con il percorso intrapreso in senso trasversale a partire dal 2005, finalizzato alla abrogazione secca dell'equipollenza.
Ritiene infatti che il testo approvato dalla Camera dei deputati leda l'autonomia universitaria, con particolare riferimento ai commi 2 e 3 dell'articolo 1 che creeranno ulteriori difficoltà applicative, anche considerando che l'accesso a fisioterapia resta a numero chiuso. L'articolato offre pertanto una risposta a suo avviso sbagliata ad un'esigenza vera dei laureati in scienze motorie sul piano degli sbocchi professionali. Sarebbe stata invece più corretta una risposta di tipo didattico, basata sul ripristino dei docenti di scienze motorie nella scuola primaria e sull'incremento delle ore di educazione fisica nelle scuole superiori.
Rimarca poi che la maggioranza ha ventilato l'ipotesi che l'Esecutivo non dia attuazione ai commi 2 e 3, onde lasciare di fatto intatta solo l'abrogazione secca e al contempo approvare celermente il provvedimento. Sulla questione invita il Governo a chiarire la propria posizione in maniera trasparente, anche alla luce delle numerose pressioni favorevoli all'attuazione delle norme che saranno presumibilmente avanzate.
Previa dichiarazione di voto contrario a nome del Gruppo da parte del senatore ASCIUTTI (PdL) e di astensione a titolo personale del senatore FIRRARELLO (PdL), verificato il prescritto numero di senatori, la Commissione respinge gli identici emendamenti 1.1 e 1.2.
Su richiesta del senatore RUSCONI (PD), il PRESIDENTE sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle ore 15,35, è ripresa alle ore 15,55.
Si passa al conferimento del mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea sul disegno di legge in titolo, nel testo pervenuto dalla Camera dei deputati.
Il senatore GIAMBRONE (IdV) ricorda che il suo Gruppo è sempre stato favorevole all'abrogazione secca dell'equipollenza fra le due lauree, senza altra specificazione, tanto che aveva visto con estremo favore la presentazione di un emendamento firmato da tutti i Capigruppo in Commissione volto a sopprimere i commi 2 e 3, introdotti dall'altro ramo del Parlamento. Egli non può quindi che prendere atto con rammarico del ritiro della firma da parte dei rappresentanti dei Gruppi di maggioranza.
Ciò nonostante, ritiene comunque preferibile approvare il disegno di legge con sollecitudine piuttosto che rinviarlo alla Camera dei deputati. Dichiara perciò il voto favorevole del suo Gruppo, pur mantenendo inalterate le perplessità sui commi 2 e 3.
La senatrice Mariapia GARAVAGLIA (PD) osserva che il provvedimento è meno semplice di quel che sembra, tanto da essere all'attenzione del Parlamento da diverse legislature. Nel merito, ella ritiene che le due lauree siano solo apparentemente sovrapponibili come del resto confermato dal parere reso dalla Commissione sanità, la quale paventa anche un rischio di parziale incostituzionalità. Il provvedimento è inoltre fortemente centralista e lesivo dell'autonomia universitaria.
Non può tuttavia non considerarsi anche l'esigenza di approvare definitivamente il testo, onde evitare il rischio di ulteriori peggioramenti nel caso di una estenuante navette fra i due rami del Parlamento.
Il suo Gruppo ritiene pertanto di acconsentire a non ripristinare la versione originariamente accolta dal Senato in prima lettura, purchè il Governo, nella sua continuità istituzionale, si impegni a dare attuazione al provvedimento nel senso della mera abrogazione secca. In caso contrario, preannuncia l'astensione del suo Gruppo.
Il senatore ASCIUTTI (PdL) dichiara di apprezzare l'apertura manifestata dal Gruppo del Partito Democratico, ricordando che già da tempo si erano generate aspettative non del tutto corrette per i laureati in scienze motorie. Ribadisce altresì di concordare con la posizione delministro Fazio e con il parere espresso dalla 12a Commissione, tenuto conto che occorre senz'altro abrogare l'equipollenza.
Pur riconoscendo dunque che sarebbe stato preferibile eliminare i commi 2 e 3 dell'articolo 1, fa presente che ciò non solo rallenterebbe l'iter ma presumibilmente lo arresterebbe in via definitiva. Dichiara quindi il voto favorevole del suo Gruppo sul conferimento al relatore del mandato a riferire favorevolmente in Assemblea sul testo come approvato dalla Camera dei deputati.
Il senatore PITTONI (LNP) dichiara a sua volta il voto favorevole della propria parte politica.
La senatrice Vittoria FRANCO (PD), in assenza di chiarimenti da parte del Governo, conferma l'astensione del suo Gruppo.
La Commissione conferisce quindi mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea sul disegno di legge, nel testo approvato dalla Camera dei deputati.
(572-B) CAFORIO ed altri. - Abrogazione dell'articolo 1-septies del decreto-legge 5 dicembre 2005, n. 250, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 febbraio 2006, n. 27, in materia di equipollenza di diploma di laurea in scienze motorie al diploma di laurea in fisioterapia, e disposizioni relative al conseguimento della laurea in fisioterapia da parte di studenti e laureati in scienze motorie, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati
(Seguito e conclusione dell'esame)
Riprende l'esame, sospeso nella seduta del 16 marzo scorso, nel corso della quale - ricorda il PRESIDENTE - sono stati presentati gli emendamenti 1.1. e 1.2, di identico tenore, pubblicati in allegato al resoconto di quella seduta. Il Presidente rammenta altresì che il senatore Asciutti ha ritirato la propria firma dall'emendamento 1.1.
Il senatore PITTONI (LNP) dichiara a sua volta di ritirare la propria firma dall'emendamento 1.1.
Il relatore BEVILACQUA (PdL), richiamandosi a quanto affermato nella precedente seduta, invita a ritirare gli identici emendamenti 1.1 e 1.2, altrimenti il parere è contrario.
Il sottosegretario GIRO si esprime in senso conforme al relatore.
Per dichiarazione di voto favorevole sugli identici emendamenti 1.1 e 1.2 prende la parola il senatore RUSCONI (PD), il quale rammenta che essi avevano registrato l'accordo di tutti i Capigruppo, in linea con il percorso intrapreso in senso trasversale a partire dal 2005, finalizzato alla abrogazione secca dell'equipollenza.
Ritiene infatti che il testo approvato dalla Camera dei deputati leda l'autonomia universitaria, con particolare riferimento ai commi 2 e 3 dell'articolo 1 che creeranno ulteriori difficoltà applicative, anche considerando che l'accesso a fisioterapia resta a numero chiuso. L'articolato offre pertanto una risposta a suo avviso sbagliata ad un'esigenza vera dei laureati in scienze motorie sul piano degli sbocchi professionali. Sarebbe stata invece più corretta una risposta di tipo didattico, basata sul ripristino dei docenti di scienze motorie nella scuola primaria e sull'incremento delle ore di educazione fisica nelle scuole superiori.
Rimarca poi che la maggioranza ha ventilato l'ipotesi che l'Esecutivo non dia attuazione ai commi 2 e 3, onde lasciare di fatto intatta solo l'abrogazione secca e al contempo approvare celermente il provvedimento. Sulla questione invita il Governo a chiarire la propria posizione in maniera trasparente, anche alla luce delle numerose pressioni favorevoli all'attuazione delle norme che saranno presumibilmente avanzate.
Previa dichiarazione di voto contrario a nome del Gruppo da parte del senatore ASCIUTTI (PdL) e di astensione a titolo personale del senatore FIRRARELLO (PdL), verificato il prescritto numero di senatori, la Commissione respinge gli identici emendamenti 1.1 e 1.2.
Su richiesta del senatore RUSCONI (PD), il PRESIDENTE sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle ore 15,35, è ripresa alle ore 15,55.
Si passa al conferimento del mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea sul disegno di legge in titolo, nel testo pervenuto dalla Camera dei deputati.
Il senatore GIAMBRONE (IdV) ricorda che il suo Gruppo è sempre stato favorevole all'abrogazione secca dell'equipollenza fra le due lauree, senza altra specificazione, tanto che aveva visto con estremo favore la presentazione di un emendamento firmato da tutti i Capigruppo in Commissione volto a sopprimere i commi 2 e 3, introdotti dall'altro ramo del Parlamento. Egli non può quindi che prendere atto con rammarico del ritiro della firma da parte dei rappresentanti dei Gruppi di maggioranza.
Ciò nonostante, ritiene comunque preferibile approvare il disegno di legge con sollecitudine piuttosto che rinviarlo alla Camera dei deputati. Dichiara perciò il voto favorevole del suo Gruppo, pur mantenendo inalterate le perplessità sui commi 2 e 3.
La senatrice Mariapia GARAVAGLIA (PD) osserva che il provvedimento è meno semplice di quel che sembra, tanto da essere all'attenzione del Parlamento da diverse legislature. Nel merito, ella ritiene che le due lauree siano solo apparentemente sovrapponibili come del resto confermato dal parere reso dalla Commissione sanità, la quale paventa anche un rischio di parziale incostituzionalità. Il provvedimento è inoltre fortemente centralista e lesivo dell'autonomia universitaria.
Non può tuttavia non considerarsi anche l'esigenza di approvare definitivamente il testo, onde evitare il rischio di ulteriori peggioramenti nel caso di una estenuante navette fra i due rami del Parlamento.
Il suo Gruppo ritiene pertanto di acconsentire a non ripristinare la versione originariamente accolta dal Senato in prima lettura, purchè il Governo, nella sua continuità istituzionale, si impegni a dare attuazione al provvedimento nel senso della mera abrogazione secca. In caso contrario, preannuncia l'astensione del suo Gruppo.
Il senatore ASCIUTTI (PdL) dichiara di apprezzare l'apertura manifestata dal Gruppo del Partito Democratico, ricordando che già da tempo si erano generate aspettative non del tutto corrette per i laureati in scienze motorie. Ribadisce altresì di concordare con la posizione delministro Fazio e con il parere espresso dalla 12a Commissione, tenuto conto che occorre senz'altro abrogare l'equipollenza.
Pur riconoscendo dunque che sarebbe stato preferibile eliminare i commi 2 e 3 dell'articolo 1, fa presente che ciò non solo rallenterebbe l'iter ma presumibilmente lo arresterebbe in via definitiva. Dichiara quindi il voto favorevole del suo Gruppo sul conferimento al relatore del mandato a riferire favorevolmente in Assemblea sul testo come approvato dalla Camera dei deputati.
Il senatore PITTONI (LNP) dichiara a sua volta il voto favorevole della propria parte politica.
La senatrice Vittoria FRANCO (PD), in assenza di chiarimenti da parte del Governo, conferma l'astensione del suo Gruppo.
La Commissione conferisce quindi mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea sul disegno di legge, nel testo approvato dalla Camera dei deputati.
Legislatura 16º - 7ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 286 del 16/03/2011
(572-B) CAFORIO ed altri. - Abrogazione dell'articolo 1-septies del decreto-legge 5 dicembre 2005, n. 250, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 febbraio 2006, n. 27, in materia di equipollenza di diploma di laurea in scienze motorie al diploma di laurea in fisioterapia, e disposizioni relative al conseguimento della laurea in fisioterapia da parte di studenti e laureati in scienze motorie, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati
(Seguito dell'esame e rinvio)
Riprende l'esame, sospeso nella seduta del 9 marzo scorso, nel corso della quale - ricorda il PRESIDENTE - erano emerse tre alternative in ordine al disegno di legge in titolo: l'approvazione nel testo giunto dalla Camera dei deputati; la modifica parziale del testo con riferimento al comma 2; l'abrogazione dei commi 2 e 3, onde ritornare al testo a suo tempo approvato dal Senato. Fa presente altresì che sono stati presentati gli identici emendamenti 1.1 e 1.2, pubblicati in allegato al presente resoconto.
Il senatore RUSCONI (PD) conferma la preferenza del suo Gruppo per l'abrogazione dei commi 2 e 3, nel senso indicato dalle proposte emendative, anche tenuto conto del nuovo contesto costituito dalla riforma dell'università.
Si associa il senatore GIAMBRONE (IdV), il quale ribadisce nuovamente che il Gruppo Italia dei Valori è sempre stato favorevole alla mera abrogazione secca dell'equipollenza.
Il senatore ASCIUTTI (PdL), pur comprendendo la posizione dei Capigruppo di opposizione, ritiene che l'iter del provvedimento sia giunto ad una fase tale per cui è preferibile licenziare definitivamente il testo, come approvato dall'altro ramo del Parlamento, onde non rinviare ulteriormente la soluzione della vicenda. Ricorda in proposito le affermazioni rese in tal senso dal ministro Fazio. Annuncia perciò il ritiro della propria firma dall'emendamento 1.1.
Il relatore BEVILACQUA (PdL) e il sottosegretario PIZZA invitano i firmatari a ritirare le proposte emendative, altrimenti il parere è contrario.
Il senatore GIAMBRONE (IdV) tiene a precisare che l'emendamento 1.1, identico all'1.2, era il frutto di un accordo tra tutti i Capigruppo, finalizzato a ripristinare l'articolato nella versione deliberata dal Senato. Invita pertanto ad una maggiore riflessione, cosicché la Commissione non rinunci ad esprimere la propria posizione a vantaggio di un testo interamente deciso dall'altro ramo del Parlamento. Invoca dunque un'assunzione di responsabilità, dichiarando che, qualora non si raggiungesse un nuovo accordo, sarebbe indisponibile a ritirare le proposte emendative.
Il senatore ASCIUTTI (PdL) rammenta che il testo approvato dalla Camera dei deputati non intacca la comune volontà di abrogare l'equipollenza tra i diplomi di laurea in scienze motorie e fisioterapia. Approvando rapidamente il disegno di legge si potrebbe dunque evitare una nuova navette tra i due rami del Parlamento.
La senatrice Vittoria FRANCO (PD) fa osservare che il provvedimento rischia di ledere l'autonomia universitaria demandando al Governo compiti attualmente già spettanti agli atenei.
Il relatore BEVILACQUA (PdL), pur concordando con le considerazioni della senatrice Vittoria Franco, giudica prioritario risolvere la questione, augurandosi che si possa comunque raggiungere un'intesa tra tutte le forze politiche. Del resto, ricorda, lo stesso ministro Fazio ha sollecitato la Commissione in questo senso.
Il senatore RUSCONI (PD) rileva criticamente che il Senato si è trovato spesso nella spiacevole condizione di dover ratificare scelte assunte dalla Camera dei deputati. Ritiene peraltro che il disegno di legge crei maggiore confusione nella misura in cui rimanda la definizione di alcuni aspetti ad un decreto del Ministro. Ciò illuderà nuovamente i laureati in scienze motorie, già penalizzati in termini di scarsi sbocchi professionali, creando un percorso alternativo rispetto a quello già possibile nella cornice dell'autonomia universitaria. Il testo incide peraltro a suo avviso sui posti disponibili per l'accesso a fisioterapia, che resta infatti a numero chiuso.
Invita perciò a riconsiderare il ritorno alla sola abrogazione secca, tanto più che la legge n. 240 del 2010 ha modificato il quadro normativo di riferimento. Occorre dunque fare chiarezza anche per evitare di sovrapporre impropriamente due lauree che nascono in ambiti diversi, uno sanitario e uno sportivo.
Il senatore GIAMBRONE (IdV) reputa necessario un ulteriore confronto e dunque domanda di rinviare il seguito dell'esame.
Il seguito dell'esame è rinviato.
La seduta termina alle ore 15,35.
IN SEDE REFERENTE
(572-B) CAFORIO ed altri. - Abrogazione dell'articolo 1-septies del decreto-legge 5 dicembre 2005, n. 250, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 febbraio 2006, n. 27, in materia di equipollenza di diploma di laurea in scienze motorie al diploma di laurea in fisioterapia, e disposizioni relative al conseguimento della laurea in fisioterapia da parte di studenti e laureati in scienze motorie, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati
(Seguito dell'esame e rinvio)
Riprende l'esame, sospeso nella seduta del 9 marzo scorso, nel corso della quale - ricorda il PRESIDENTE - erano emerse tre alternative in ordine al disegno di legge in titolo: l'approvazione nel testo giunto dalla Camera dei deputati; la modifica parziale del testo con riferimento al comma 2; l'abrogazione dei commi 2 e 3, onde ritornare al testo a suo tempo approvato dal Senato. Fa presente altresì che sono stati presentati gli identici emendamenti 1.1 e 1.2, pubblicati in allegato al presente resoconto.
Il senatore RUSCONI (PD) conferma la preferenza del suo Gruppo per l'abrogazione dei commi 2 e 3, nel senso indicato dalle proposte emendative, anche tenuto conto del nuovo contesto costituito dalla riforma dell'università.
Si associa il senatore GIAMBRONE (IdV), il quale ribadisce nuovamente che il Gruppo Italia dei Valori è sempre stato favorevole alla mera abrogazione secca dell'equipollenza.
Il senatore ASCIUTTI (PdL), pur comprendendo la posizione dei Capigruppo di opposizione, ritiene che l'iter del provvedimento sia giunto ad una fase tale per cui è preferibile licenziare definitivamente il testo, come approvato dall'altro ramo del Parlamento, onde non rinviare ulteriormente la soluzione della vicenda. Ricorda in proposito le affermazioni rese in tal senso dal ministro Fazio. Annuncia perciò il ritiro della propria firma dall'emendamento 1.1.
Il relatore BEVILACQUA (PdL) e il sottosegretario PIZZA invitano i firmatari a ritirare le proposte emendative, altrimenti il parere è contrario.
Il senatore GIAMBRONE (IdV) tiene a precisare che l'emendamento 1.1, identico all'1.2, era il frutto di un accordo tra tutti i Capigruppo, finalizzato a ripristinare l'articolato nella versione deliberata dal Senato. Invita pertanto ad una maggiore riflessione, cosicché la Commissione non rinunci ad esprimere la propria posizione a vantaggio di un testo interamente deciso dall'altro ramo del Parlamento. Invoca dunque un'assunzione di responsabilità, dichiarando che, qualora non si raggiungesse un nuovo accordo, sarebbe indisponibile a ritirare le proposte emendative.
Il senatore ASCIUTTI (PdL) rammenta che il testo approvato dalla Camera dei deputati non intacca la comune volontà di abrogare l'equipollenza tra i diplomi di laurea in scienze motorie e fisioterapia. Approvando rapidamente il disegno di legge si potrebbe dunque evitare una nuova navette tra i due rami del Parlamento.
La senatrice Vittoria FRANCO (PD) fa osservare che il provvedimento rischia di ledere l'autonomia universitaria demandando al Governo compiti attualmente già spettanti agli atenei.
Il relatore BEVILACQUA (PdL), pur concordando con le considerazioni della senatrice Vittoria Franco, giudica prioritario risolvere la questione, augurandosi che si possa comunque raggiungere un'intesa tra tutte le forze politiche. Del resto, ricorda, lo stesso ministro Fazio ha sollecitato la Commissione in questo senso.
Il senatore RUSCONI (PD) rileva criticamente che il Senato si è trovato spesso nella spiacevole condizione di dover ratificare scelte assunte dalla Camera dei deputati. Ritiene peraltro che il disegno di legge crei maggiore confusione nella misura in cui rimanda la definizione di alcuni aspetti ad un decreto del Ministro. Ciò illuderà nuovamente i laureati in scienze motorie, già penalizzati in termini di scarsi sbocchi professionali, creando un percorso alternativo rispetto a quello già possibile nella cornice dell'autonomia universitaria. Il testo incide peraltro a suo avviso sui posti disponibili per l'accesso a fisioterapia, che resta infatti a numero chiuso.
Invita perciò a riconsiderare il ritorno alla sola abrogazione secca, tanto più che la legge n. 240 del 2010 ha modificato il quadro normativo di riferimento. Occorre dunque fare chiarezza anche per evitare di sovrapporre impropriamente due lauree che nascono in ambiti diversi, uno sanitario e uno sportivo.
Il senatore GIAMBRONE (IdV) reputa necessario un ulteriore confronto e dunque domanda di rinviare il seguito dell'esame.
Il seguito dell'esame è rinviato.
La seduta termina alle ore 15,35.
IN SEDE REFERENTE
IN SEDE REFERENTE
(572-B) CAFORIO ed altri. - Abrogazione dell'articolo 1 - septies del decreto-legge 5 dicembre 2005, n. 250, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 febbraio 2006, n. 27, in materia di equipollenza di diploma di laurea in scienze motorie al diploma di laurea in fisioterapia, e disposizioni relative al conseguimento della laurea in fisioterapia da parte di studenti e laureati in scienze motorie, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati
(Seguito dell'esame e rinvio)
Riprende l'esame, sospeso nella seduta del 22 febbraio scorso, nel corso della quale - ricorda il PRESIDENTE - fra l'altro è intervenuto il ministro Fazio.
Il senatore GIAMBRONE (IdV) ribadisce la preferenza per l'abrogazione secca, dichiarandosi comunque disponibile a trovare una soluzione con l'altro ramo del Parlamento affinché l'esame si concluda in tempi rapidi. Coglie comunque l'occasione per sottolineare il proprio disappunto per un atteggiamento alquanto rinunciatario della Commissione che si trova sempre nella condizione di dover di fatto ratificare testi approvati dalla Camera dei deputati, abbandonando il pur preferibile percorso intrapreso. Rammenta peraltro che sulla scelta di ritornare all'abrogazione secca si era registrato un consenso unanime, anche in sede emendativa. Concorda comunque con la necessità di non prolungare eccessivamente i tempi di esame.
Il senatore ASCIUTTI (PdL) condivide certamente il comma 1 sull'abrogazione secca, ricordando che il testo approvato dalla Camera dei deputati è anteriore alla riforma dell'università e dunque potrebbe contrastare con le norme in essa contenute circa l'autonomia. Pur manifestando a sua volta piena disponibilità ad individuare modalità idonee ad una rapida approvazione, ipotizza la possibilità di intervenire in questa sede e di concordare una quarta lettura celere.
Il senatore RUSCONI (PD) manifesta piena sintonia con la posizione espressa dal senatore Asciutti, precisando che nel Gruppo Partito Democratico è emersa l'esigenza di non introdurre un percorso privilegiato considerando che l'accesso alla facoltà di fisioterapia attualmente è a numero chiuso. Paventa perciò il rischio di indicare una modalità estranea all'autonomia e alla legge n. 240 del 2010 sull'università, creando ulteriori problemi. Tenuto conto di queste perplessità, non vede particolari ostacoli ad una modifica del testo approvato dalla Camera dei deputati.
Il senatore GIAMBRONE (IdV) prende brevemente la parola per dichiarare che il Gruppo Italia dei Valori alla Camera dei deputati assumerà la stessa posizione emersa in questo ramo del Parlamento, in favore dell'abrogazione secca. Invita perciò ciascun Capogruppo ad assumersi la responsabilità di concordare un unico orientamento tra le due Camere.
La senatrice Mariapia GARAVAGLIA (PD) rileva come le attività sanitarie, ancorché non mediche, abbiano una loro finalizzazione in quanto si rivolgono a persone malate. Il fisioterapista è infatti preposto alla cura dei pazienti, mentre il laureato in scienze motorie può tutt'al più occuparsi di prevenzione. Richiamandosi alla legge n. 240 del 2010, sottolinea che la promozione del merito non si riscontra solo nel raggiungimento dei risultati bensì anche nella valorizzazione del contenuto proprio di ciascuna disciplina.
Ritiene altresì che se fosse stato consultato il Consiglio superiore di sanità, competente in materia di professioni sanitarie, probabilmente il testo sarebbe stato diverso. Sottolinea infine l'importanza di una concezione qualitativa del sistema sanitario come prestazione e di quello universitario in termini di formazione.
Il presidente POSSA (PdL) dissente dalle argomentazioni testè svolte, puntualizzando che il comma 1 sancisce in modo indiscutibile l'abrogazione dell'equipollenza e non viene affatto intaccato nel testo approvato dalla Camera dei deputati. Rileva quindi che i successivi commi attribuiscono dei compiti ai Ministeri coinvolti onde effettuare una giusta ponderazione, che peraltro non incide negativamente sulla legge n. 240. Si dichiara perciò favorevole all'approvazione rapida in questo ramo del Parlamento a meno che non ci sia una verifica preventiva da parte dei Capigruppo circa l'orientamento dei rispettivi schieramenti nelle due Camere, come affermato dal senatore Giambrone, al fine di evitare l'allungamento dell'iter.
Il senatore ASCIUTTI (PdL) propone di avviare contatti informali con i rappresentanti dei Gruppi nella VII Commissione della Camera dei deputati e di rinviare perciò la decisione alla settimana prossima.
Concorda la Commissione.
Il seguito dell'esame è rinviato.
(572-B) CAFORIO ed altri. - Abrogazione dell'articolo 1 - septies del decreto-legge 5 dicembre 2005, n. 250, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 febbraio 2006, n. 27, in materia di equipollenza di diploma di laurea in scienze motorie al diploma di laurea in fisioterapia, e disposizioni relative al conseguimento della laurea in fisioterapia da parte di studenti e laureati in scienze motorie, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati
(Seguito dell'esame e rinvio)
Riprende l'esame, sospeso nella seduta del 22 febbraio scorso, nel corso della quale - ricorda il PRESIDENTE - fra l'altro è intervenuto il ministro Fazio.
Il senatore GIAMBRONE (IdV) ribadisce la preferenza per l'abrogazione secca, dichiarandosi comunque disponibile a trovare una soluzione con l'altro ramo del Parlamento affinché l'esame si concluda in tempi rapidi. Coglie comunque l'occasione per sottolineare il proprio disappunto per un atteggiamento alquanto rinunciatario della Commissione che si trova sempre nella condizione di dover di fatto ratificare testi approvati dalla Camera dei deputati, abbandonando il pur preferibile percorso intrapreso. Rammenta peraltro che sulla scelta di ritornare all'abrogazione secca si era registrato un consenso unanime, anche in sede emendativa. Concorda comunque con la necessità di non prolungare eccessivamente i tempi di esame.
Il senatore ASCIUTTI (PdL) condivide certamente il comma 1 sull'abrogazione secca, ricordando che il testo approvato dalla Camera dei deputati è anteriore alla riforma dell'università e dunque potrebbe contrastare con le norme in essa contenute circa l'autonomia. Pur manifestando a sua volta piena disponibilità ad individuare modalità idonee ad una rapida approvazione, ipotizza la possibilità di intervenire in questa sede e di concordare una quarta lettura celere.
Il senatore RUSCONI (PD) manifesta piena sintonia con la posizione espressa dal senatore Asciutti, precisando che nel Gruppo Partito Democratico è emersa l'esigenza di non introdurre un percorso privilegiato considerando che l'accesso alla facoltà di fisioterapia attualmente è a numero chiuso. Paventa perciò il rischio di indicare una modalità estranea all'autonomia e alla legge n. 240 del 2010 sull'università, creando ulteriori problemi. Tenuto conto di queste perplessità, non vede particolari ostacoli ad una modifica del testo approvato dalla Camera dei deputati.
Il senatore GIAMBRONE (IdV) prende brevemente la parola per dichiarare che il Gruppo Italia dei Valori alla Camera dei deputati assumerà la stessa posizione emersa in questo ramo del Parlamento, in favore dell'abrogazione secca. Invita perciò ciascun Capogruppo ad assumersi la responsabilità di concordare un unico orientamento tra le due Camere.
La senatrice Mariapia GARAVAGLIA (PD) rileva come le attività sanitarie, ancorché non mediche, abbiano una loro finalizzazione in quanto si rivolgono a persone malate. Il fisioterapista è infatti preposto alla cura dei pazienti, mentre il laureato in scienze motorie può tutt'al più occuparsi di prevenzione. Richiamandosi alla legge n. 240 del 2010, sottolinea che la promozione del merito non si riscontra solo nel raggiungimento dei risultati bensì anche nella valorizzazione del contenuto proprio di ciascuna disciplina.
Ritiene altresì che se fosse stato consultato il Consiglio superiore di sanità, competente in materia di professioni sanitarie, probabilmente il testo sarebbe stato diverso. Sottolinea infine l'importanza di una concezione qualitativa del sistema sanitario come prestazione e di quello universitario in termini di formazione.
Il presidente POSSA (PdL) dissente dalle argomentazioni testè svolte, puntualizzando che il comma 1 sancisce in modo indiscutibile l'abrogazione dell'equipollenza e non viene affatto intaccato nel testo approvato dalla Camera dei deputati. Rileva quindi che i successivi commi attribuiscono dei compiti ai Ministeri coinvolti onde effettuare una giusta ponderazione, che peraltro non incide negativamente sulla legge n. 240. Si dichiara perciò favorevole all'approvazione rapida in questo ramo del Parlamento a meno che non ci sia una verifica preventiva da parte dei Capigruppo circa l'orientamento dei rispettivi schieramenti nelle due Camere, come affermato dal senatore Giambrone, al fine di evitare l'allungamento dell'iter.
Il senatore ASCIUTTI (PdL) propone di avviare contatti informali con i rappresentanti dei Gruppi nella VII Commissione della Camera dei deputati e di rinviare perciò la decisione alla settimana prossima.
Concorda la Commissione.
Il seguito dell'esame è rinviato.
Legislatura 16º - 7ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 280 del 22/02/2011 IN SEDE REFERENTE
(572-B) CAFORIO ed altri. - Abrogazione dell'articolo 1-septies del decreto-legge 5 dicembre 2005, n. 250, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 febbraio 2006, n. 27, in materia di equipollenza di diploma di laurea in scienze motorie al diploma di laurea in fisioterapia, e disposizioni relative al conseguimento della laurea in fisioterapia da parte di studenti e laureati in scienze motorie, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati
(Seguito dell'esame e rinvio)
Riprende l'esame, sospeso nella seduta del 16 febbraio scorso.
Il ministro FAZIO comunica anzitutto il favore del Dicastero per l'abrogazione dell'equipollenza tra i due diplomi di laurea, considerato che l'esercizio della professione di fisioterapista deve essere il frutto di un percorso di laurea specifico nell'interesse del paziente. Ritiene dunque positivo il comma 1 dell'articolo 1, mentre il comma 2, introdotto dalla Camera dei deputati, reca una disciplina per il riconoscimento dei crediti dei laureati in scienze motorie. Ravvisando in effetti alcuni elementi in comune tra i due segmenti formativi, che consentono il passaggio dall'uno all'altro, registra con favore come l'approvazione del testo giunto dalla Camera dei deputati non pregiudichi comunque il principio dell'abrogazione dell'equipollenza, saldamente ancorato nel comma 1. Rende noto peraltro che il Ministero della salute considera urgente licenziare il provvedimento, evitando il protrarsi dei lavori, ferma restando la scelta legittima di ciascuna Camera.
Fornisce altresì adeguate assicurazioni affinché i criteri per il riconoscimento dei crediti siano alquanto stringenti, sottolineando comunque che l'articolato si mostra più garantista rispetto all'abrogazione secca. Auspica conclusivamente che la Commissione possa intraprendere l'iter più rapido di approvazione dell'articolato.
Il PRESIDENTE precisa che fino ad ora è stato fissato un termine per la presentazione di emendamenti, che saranno poi esaminati in sede referente, a conclusione della quale la Commissione potrà valutare la richiesta di riassegnazione in sede deliberante, onde approvare celermente il provvedimento.
Il sottosegretario VICECONTE conferma il sostegno del Dicastero dell'istruzione per l'abrogazione dell'equipollenza. Nel reputare comunque ragionevole il comma 2 dell'articolo 2, sottolinea a sua volta l'urgenza di approvare il disegno di legge.
Il senatore RUSCONI (PD), nel ringraziare il Ministro per la chiarezza della posizione espressa, dichiara, anche a nome del Gruppo Italia dei Valori, la preferenza per l'abrogazione secca, ricordando che il tema risale al 2005. Nel rimarcare che durante la XIV legislatura si è affrontato in maniera del tutto errata il problema degli sbocchi professionali dei laureati in scienze motorie, manifesta comunque disponibilità ad un confronto, pur evidenziando la maggiore chiarezza del testo approvato dal Senato in prima lettura.
Si dichiara infatti dubbioso circa la rispondenza del comma 2 al principio dell'autonomia universitaria, atteso che gli atenei già possono riconoscere i crediti per il passaggio da un percorso formativo ad un altro. Ritiene altresì che demandare ad un ulteriore decreto del Governo la disciplina del riconoscimento dei crediti finisca per appesantire la normazione sull'università, già oggetto di una recente riforma ad opera della legge n. 240 del 2010. Il comma 2 rischia pertanto di costituire un ennesimo strumento di sostegno improprio ai laureati in scienze motorie.
Nel prendere atto dell'esigenza di celerità avanzata dall'Esecutivo, manifesta dunque la disponibilità del suo Gruppo ad individuare soluzioni efficaci, di intesa con l'altro ramo del Parlamento per una rapida approvazione del disegno di legge, ribadendo la sua preferenza per l'abrogazione secca.
Il relatore BEVILACQUA (PdL) esprime a sua volta un sentito ringraziamento al Ministro che ha fatto chiarezza su una questione assai risalente. Non ritiene tuttavia convincenti le ragioni dell'urgenza, in quanto il provvedimento è all'esame ormai da due legislature.
Riconosce comunque che il principio dell'abrogazione dell'equipollenza resta inalterato nel comma 1 dell'articolo 1 e che il comma 2 potrebbe essere inteso come norma di buon senso nell'ottica di favorire il riconoscimento dei crediti. Si dichiara pertanto disponibile ad accogliere il testo giunto dalla Camera dei deputati, condividendo i rilievi posti dal Governo.
Il senatore ASCIUTTI (PdL) si associa ai ringraziamenti al Ministro, rimarcando come il problema si sia aggravato nel momento in cui molti corsi di laurea in scienze motorie sono rientrati nell'ambito delle facoltà di medicina, in quanto ciò ha creato notevole confusione nei percorsi formativi.
Evidenzia inoltre che il provvedimento è stato presentato anteriormente alla legge n. 240 del 2010 di riforma dell'università, la quale ha un'impostazione alquanto rigorosa. Si interroga comunque sulla possibilità di disciplinare a livello nazionale il riconoscimento dei crediti, che attualmente rientra nell'autonomia universitaria, ipotizzando la definizione di meri criteri generali.
Tiene peraltro a precisare che il punto essenziale è rappresentato dal comma 1, inerente l'abrogazione, mentre i commi 2 e 3 non stravolgono la disciplina in vigore risultando addirittura ultronei. Nel comprendere l'allungamento dei tempi dovuto ad un eventuale ulteriore passaggio parlamentare, manifesta soddisfazione per la posizione concorde espressa dall'Esecutivo, assicurando che la Commissione adotterà le decisioni migliori per approvare celermente il disegno di legge.
Il senatore de ECCHER (PdL) domanda quale sia la portata innovativa del comma 2 rispetto alla legislazione vigente, atteso che gli atenei già stabiliscono norme per il riconoscimento dei crediti. Paventa inoltre il rischio che una disciplina nazionale risulti assai difficile da applicare, tanto più che i corsi di laurea sono alquanto diversificati tra loro.
Il PRESIDENTE nega che il comma 2 si configuri come uno strumento per favorire i laureati in scienze motorie, ritenendo invece che esso possa accompagnare la fase di passaggio da una regolamentazione imperniata sull'equipollenza ad una basata sull'abrogazione.
Il seguito dell'esame è rinviato.
(572-B) CAFORIO ed altri. - Abrogazione dell'articolo 1-septies del decreto-legge 5 dicembre 2005, n. 250, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 febbraio 2006, n. 27, in materia di equipollenza di diploma di laurea in scienze motorie al diploma di laurea in fisioterapia, e disposizioni relative al conseguimento della laurea in fisioterapia da parte di studenti e laureati in scienze motorie, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati
(Seguito dell'esame e rinvio)
Riprende l'esame, sospeso nella seduta del 16 febbraio scorso.
Il ministro FAZIO comunica anzitutto il favore del Dicastero per l'abrogazione dell'equipollenza tra i due diplomi di laurea, considerato che l'esercizio della professione di fisioterapista deve essere il frutto di un percorso di laurea specifico nell'interesse del paziente. Ritiene dunque positivo il comma 1 dell'articolo 1, mentre il comma 2, introdotto dalla Camera dei deputati, reca una disciplina per il riconoscimento dei crediti dei laureati in scienze motorie. Ravvisando in effetti alcuni elementi in comune tra i due segmenti formativi, che consentono il passaggio dall'uno all'altro, registra con favore come l'approvazione del testo giunto dalla Camera dei deputati non pregiudichi comunque il principio dell'abrogazione dell'equipollenza, saldamente ancorato nel comma 1. Rende noto peraltro che il Ministero della salute considera urgente licenziare il provvedimento, evitando il protrarsi dei lavori, ferma restando la scelta legittima di ciascuna Camera.
Fornisce altresì adeguate assicurazioni affinché i criteri per il riconoscimento dei crediti siano alquanto stringenti, sottolineando comunque che l'articolato si mostra più garantista rispetto all'abrogazione secca. Auspica conclusivamente che la Commissione possa intraprendere l'iter più rapido di approvazione dell'articolato.
Il PRESIDENTE precisa che fino ad ora è stato fissato un termine per la presentazione di emendamenti, che saranno poi esaminati in sede referente, a conclusione della quale la Commissione potrà valutare la richiesta di riassegnazione in sede deliberante, onde approvare celermente il provvedimento.
Il sottosegretario VICECONTE conferma il sostegno del Dicastero dell'istruzione per l'abrogazione dell'equipollenza. Nel reputare comunque ragionevole il comma 2 dell'articolo 2, sottolinea a sua volta l'urgenza di approvare il disegno di legge.
Il senatore RUSCONI (PD), nel ringraziare il Ministro per la chiarezza della posizione espressa, dichiara, anche a nome del Gruppo Italia dei Valori, la preferenza per l'abrogazione secca, ricordando che il tema risale al 2005. Nel rimarcare che durante la XIV legislatura si è affrontato in maniera del tutto errata il problema degli sbocchi professionali dei laureati in scienze motorie, manifesta comunque disponibilità ad un confronto, pur evidenziando la maggiore chiarezza del testo approvato dal Senato in prima lettura.
Si dichiara infatti dubbioso circa la rispondenza del comma 2 al principio dell'autonomia universitaria, atteso che gli atenei già possono riconoscere i crediti per il passaggio da un percorso formativo ad un altro. Ritiene altresì che demandare ad un ulteriore decreto del Governo la disciplina del riconoscimento dei crediti finisca per appesantire la normazione sull'università, già oggetto di una recente riforma ad opera della legge n. 240 del 2010. Il comma 2 rischia pertanto di costituire un ennesimo strumento di sostegno improprio ai laureati in scienze motorie.
Nel prendere atto dell'esigenza di celerità avanzata dall'Esecutivo, manifesta dunque la disponibilità del suo Gruppo ad individuare soluzioni efficaci, di intesa con l'altro ramo del Parlamento per una rapida approvazione del disegno di legge, ribadendo la sua preferenza per l'abrogazione secca.
Il relatore BEVILACQUA (PdL) esprime a sua volta un sentito ringraziamento al Ministro che ha fatto chiarezza su una questione assai risalente. Non ritiene tuttavia convincenti le ragioni dell'urgenza, in quanto il provvedimento è all'esame ormai da due legislature.
Riconosce comunque che il principio dell'abrogazione dell'equipollenza resta inalterato nel comma 1 dell'articolo 1 e che il comma 2 potrebbe essere inteso come norma di buon senso nell'ottica di favorire il riconoscimento dei crediti. Si dichiara pertanto disponibile ad accogliere il testo giunto dalla Camera dei deputati, condividendo i rilievi posti dal Governo.
Il senatore ASCIUTTI (PdL) si associa ai ringraziamenti al Ministro, rimarcando come il problema si sia aggravato nel momento in cui molti corsi di laurea in scienze motorie sono rientrati nell'ambito delle facoltà di medicina, in quanto ciò ha creato notevole confusione nei percorsi formativi.
Evidenzia inoltre che il provvedimento è stato presentato anteriormente alla legge n. 240 del 2010 di riforma dell'università, la quale ha un'impostazione alquanto rigorosa. Si interroga comunque sulla possibilità di disciplinare a livello nazionale il riconoscimento dei crediti, che attualmente rientra nell'autonomia universitaria, ipotizzando la definizione di meri criteri generali.
Tiene peraltro a precisare che il punto essenziale è rappresentato dal comma 1, inerente l'abrogazione, mentre i commi 2 e 3 non stravolgono la disciplina in vigore risultando addirittura ultronei. Nel comprendere l'allungamento dei tempi dovuto ad un eventuale ulteriore passaggio parlamentare, manifesta soddisfazione per la posizione concorde espressa dall'Esecutivo, assicurando che la Commissione adotterà le decisioni migliori per approvare celermente il disegno di legge.
Il senatore de ECCHER (PdL) domanda quale sia la portata innovativa del comma 2 rispetto alla legislazione vigente, atteso che gli atenei già stabiliscono norme per il riconoscimento dei crediti. Paventa inoltre il rischio che una disciplina nazionale risulti assai difficile da applicare, tanto più che i corsi di laurea sono alquanto diversificati tra loro.
Il PRESIDENTE nega che il comma 2 si configuri come uno strumento per favorire i laureati in scienze motorie, ritenendo invece che esso possa accompagnare la fase di passaggio da una regolamentazione imperniata sull'equipollenza ad una basata sull'abrogazione.
Il seguito dell'esame è rinviato.
PROPOSTA DI LEGGE
d'iniziativa dei deputati
EVANGELISTI, CIMADORO, DI STANISLAO, LEOLUCA ORLANDO, PALAGIANO, PORCINO, RAZZI, ROTA, SCILIPOTI, ZAZZERA
Abrogazione dell'articolo 1-septies del decreto-legge 5 dicembre 2005, n. 250, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 febbraio 2006, n. 27, in materia di equipollenza del diploma di laurea in scienze motorie al diploma di laurea in fisioterapia
Presentata il 19 marzo 2009
d'iniziativa dei deputati
EVANGELISTI, CIMADORO, DI STANISLAO, LEOLUCA ORLANDO, PALAGIANO, PORCINO, RAZZI, ROTA, SCILIPOTI, ZAZZERA
Abrogazione dell'articolo 1-septies del decreto-legge 5 dicembre 2005, n. 250, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 febbraio 2006, n. 27, in materia di equipollenza del diploma di laurea in scienze motorie al diploma di laurea in fisioterapia
Presentata il 19 marzo 2009
indice del documento
Onorevoli Colleghi! - Con la presente proposta di legge si intende fare chiarezza sulla linea di demarcazione che necessariamente deve esistere tra le professioni sanitarie e quelle dei laureati in scienze motorie.
Occorre sottolineare come le professionalità del settore sanitario, e in particolare del ramo fisioterapico, stiano subendo un ingiustificato atto d'ingerenza all'interno del rispettivo ambito lavorativo.
Infatti, in seguito alla sciagurata approvazione di un emendamento - in sede di conversione del decreto-legge n. 250 del 2005, riguardante peraltro materia del tutto estranea alla fattispecie che si andava a normare - ci troviamo oggi nella situazione in cui una legge dello Stato, tuttora in vigore, equipara, appunto, due diplomi di laurea come quello in scienze motorie e quello in fisioterapia, previa frequenza di un non meglio specificato «idoneo corso su paziente» da istituire presso le università con decreto ministeriale.
L'equipollenza stabilita dalla disposizione che si intende abrogare attribuisce il medesimo valore legale a titoli di studio conseguiti a conclusione di percorsi formativi radicalmente diversi. Infatti, mentre per il conseguimento del diploma di laurea in fisioterapia è previsto un esame finale con valore abilitante alla professione, non esiste una simile previsione per il conseguimento della laurea in scienze motorie. Pertanto la citata norma si pone
Pag. 2
in contrasto con l'articolo 33 della Costituzione che, per l'abilitazione all'esercizio delle professioni, prevede il superamento di un apposito esame di Stato.
Peraltro, l'ambito, le modalità e i limiti attraverso cui avviene quest'atto di novazione all'interno del nostro sistema normativo non sono stati in alcun modo chiariti dal legislatore, procedendo alla creazione di un «mostro normativo» a causa del quale, alla fine di due corsi di laurea affini, ma molto diversi tra loro, si può accedere a quelli che sono peculiari ambiti delle professioni sanitarie.
Infatti, il corso di laurea in fisioterapia abilita all'esercizio di una professione sanitaria, mentre al laureato in scienze motorie è espressamente preclusa, dall'articolo 2, comma 7, del decreto legislativo n. 178 del 1998, istitutivo della laurea stessa, la possibilità di svolgere attività di tipo sanitario e assistenziale, riservate, appunto, alle professioni sanitarie.
Occorre preventivamente chiarire che la scelta di escludere dalla professione sanitaria fisioterapica il laureato in scienze motorie è dettata dall'esigenza di tutelare gli ambiti professionali propri del fisioterapista, ma vuole al contempo richiamare il legislatore, magari tramite un successivo intervento normativo, all'esame delle importantissime problematiche inerenti gli sbocchi occupazionali per il laureato in scienze motorie, al quale - tramite il ricorso a uno stratagemma legislativo, quale l'introduzione di un emendamento in un decreto-legge vertente su tutt'altra materia - si è riservato un «contentino» che non risolve, ma anzi aggrava, l'assenza di un'apposita professionalità del settore.
Inoltre, con l'abrogazione dell'articolo 1-septies del decreto-legge n. 250 del 2005, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 27 del 2006, si vuole dare voce ai preoccupanti dissensi che si levano non solo dalle organizzazioni che si occupano della tutela della salute del cittadino - che attentamente denunciano il rischio per la qualità e per la sicurezza delle prestazioni sanitarie - ma anche da parte del mondo scientifico e accademico, che da tempo ormai richiama il legislatore sulla necessità che sia la formazione, sia, soprattutto, l'ambito di attività dei laureati in scienze motorie non abbiano margini di sovrapposizione con l'area sanitaria, da cui si distinguono per la regolamentazione dell'accesso ai corsi di studio su base nazionale, per la definizione «sanitaria» dei profili professionali che risultano dai corsi di studio e per il raggiungimento delle caratteristiche proprie della professione attraverso particolari tirocini pratici.
La presente proposta di legge mira a chiarire che solo il laureato in fisioterapia, essendo laureato di area sanitaria, è abilitato, attraverso l'intervento e le manovre terapeutici, a restaurare la funzionalità di strutture fisiche colpite da forme patologiche (riabilitazione), mentre il laureato in scienze motorie deve «adattare» le funzioni motorie-sportive alle condizioni del soggetto, senza pretese di carattere terapeutico-riabilitativo, così come peraltro sottoscritto dalle associazioni delle diverse categorie nella cosiddetta «Carta di Udine».
Passando all'illustrazione della presente proposta di legge, occorre sottolineare come si ritiene di dover preventivamente intervenire per abrogare il citato articolo 1-septies, in attesa di poter approntare un apposito progetto di legge che possa indicare precisamente le professionalità e soprattutto gli sbocchi occupazionali per i laureati in scienze motorie.
La presente proposta di legge non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato.
Onorevoli Colleghi! - Con la presente proposta di legge si intende fare chiarezza sulla linea di demarcazione che necessariamente deve esistere tra le professioni sanitarie e quelle dei laureati in scienze motorie.
Occorre sottolineare come le professionalità del settore sanitario, e in particolare del ramo fisioterapico, stiano subendo un ingiustificato atto d'ingerenza all'interno del rispettivo ambito lavorativo.
Infatti, in seguito alla sciagurata approvazione di un emendamento - in sede di conversione del decreto-legge n. 250 del 2005, riguardante peraltro materia del tutto estranea alla fattispecie che si andava a normare - ci troviamo oggi nella situazione in cui una legge dello Stato, tuttora in vigore, equipara, appunto, due diplomi di laurea come quello in scienze motorie e quello in fisioterapia, previa frequenza di un non meglio specificato «idoneo corso su paziente» da istituire presso le università con decreto ministeriale.
L'equipollenza stabilita dalla disposizione che si intende abrogare attribuisce il medesimo valore legale a titoli di studio conseguiti a conclusione di percorsi formativi radicalmente diversi. Infatti, mentre per il conseguimento del diploma di laurea in fisioterapia è previsto un esame finale con valore abilitante alla professione, non esiste una simile previsione per il conseguimento della laurea in scienze motorie. Pertanto la citata norma si pone
Pag. 2
in contrasto con l'articolo 33 della Costituzione che, per l'abilitazione all'esercizio delle professioni, prevede il superamento di un apposito esame di Stato.
Peraltro, l'ambito, le modalità e i limiti attraverso cui avviene quest'atto di novazione all'interno del nostro sistema normativo non sono stati in alcun modo chiariti dal legislatore, procedendo alla creazione di un «mostro normativo» a causa del quale, alla fine di due corsi di laurea affini, ma molto diversi tra loro, si può accedere a quelli che sono peculiari ambiti delle professioni sanitarie.
Infatti, il corso di laurea in fisioterapia abilita all'esercizio di una professione sanitaria, mentre al laureato in scienze motorie è espressamente preclusa, dall'articolo 2, comma 7, del decreto legislativo n. 178 del 1998, istitutivo della laurea stessa, la possibilità di svolgere attività di tipo sanitario e assistenziale, riservate, appunto, alle professioni sanitarie.
Occorre preventivamente chiarire che la scelta di escludere dalla professione sanitaria fisioterapica il laureato in scienze motorie è dettata dall'esigenza di tutelare gli ambiti professionali propri del fisioterapista, ma vuole al contempo richiamare il legislatore, magari tramite un successivo intervento normativo, all'esame delle importantissime problematiche inerenti gli sbocchi occupazionali per il laureato in scienze motorie, al quale - tramite il ricorso a uno stratagemma legislativo, quale l'introduzione di un emendamento in un decreto-legge vertente su tutt'altra materia - si è riservato un «contentino» che non risolve, ma anzi aggrava, l'assenza di un'apposita professionalità del settore.
Inoltre, con l'abrogazione dell'articolo 1-septies del decreto-legge n. 250 del 2005, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 27 del 2006, si vuole dare voce ai preoccupanti dissensi che si levano non solo dalle organizzazioni che si occupano della tutela della salute del cittadino - che attentamente denunciano il rischio per la qualità e per la sicurezza delle prestazioni sanitarie - ma anche da parte del mondo scientifico e accademico, che da tempo ormai richiama il legislatore sulla necessità che sia la formazione, sia, soprattutto, l'ambito di attività dei laureati in scienze motorie non abbiano margini di sovrapposizione con l'area sanitaria, da cui si distinguono per la regolamentazione dell'accesso ai corsi di studio su base nazionale, per la definizione «sanitaria» dei profili professionali che risultano dai corsi di studio e per il raggiungimento delle caratteristiche proprie della professione attraverso particolari tirocini pratici.
La presente proposta di legge mira a chiarire che solo il laureato in fisioterapia, essendo laureato di area sanitaria, è abilitato, attraverso l'intervento e le manovre terapeutici, a restaurare la funzionalità di strutture fisiche colpite da forme patologiche (riabilitazione), mentre il laureato in scienze motorie deve «adattare» le funzioni motorie-sportive alle condizioni del soggetto, senza pretese di carattere terapeutico-riabilitativo, così come peraltro sottoscritto dalle associazioni delle diverse categorie nella cosiddetta «Carta di Udine».
Passando all'illustrazione della presente proposta di legge, occorre sottolineare come si ritiene di dover preventivamente intervenire per abrogare il citato articolo 1-septies, in attesa di poter approntare un apposito progetto di legge che possa indicare precisamente le professionalità e soprattutto gli sbocchi occupazionali per i laureati in scienze motorie.
La presente proposta di legge non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato.
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